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Fustigatore di maleficio su di me. Veggente sugli altri. Io
mi trovo oculato veggente sugli altri. Satana me lo ha
ottenuto con un amore autocomunionale, che volendomi
emergente mi fa veggente.

Dinnanzi al male corrente dei miei fratelli, io mi trovo un
fustigatore che mai si stanca: instancabile. Come sacerdote
lo ero di ufficio, prima nei confronti degli altri, e ora di me
stesso. Satana mi vorrebbe ancora come cristiano un fustigatore
privato di maleficio. Ora sto sfuggendo a questa
presa che si rivela disastrosa. Stiamo vedendo le conoscenze
Pneumatiche che ci hanno liberato da quella pericolosa
schiavitù. Il cristiano fustigatore fa sempre male a Dio; non
per usurpazione di un suo potere, non per violentazione del
suo volere, ma per una condanna a morte del suo amore che
ama subendo e salva morendo. Fa sempre male ai fratelli.
1) Non si lascia beneficare da loro: la fustigazione del
nostro male ti parla della corruzione del tuo bene.
2) I giudizi di condanna sono sempre disumani, senza
riguardo né alla scusanti né alle attenuanti.
3) Il fustigatore col suo giudizio di condanna blocca malamente
la metamorfosi Paterna non solo a livello personale,
ma che si va svolgendo nazionale e internazionale,
come il fenomeno del materialismo ateo.
Un buon servizio abbiamo fatto a Satana, che ci sta compensando
con una presa su di noi, per liberarsi dalla quale
forse non basteranno cent’anni e forse più. Difficile sciogliere
il materialismo ateo, immensamente più difficile
sciogliere il materialismo credente qual è il nostro.
E ora, passiamo al male che mi faccio come privato: fustigatore
cristiano. La fustigazione esige osservazioni al
male che corre. C’è un’affermazione che ha valore universale,
perché è valida in tutti: ‘Io mi sono trovato un oculato
veggente del male corrente nei miei fratelli’. Veggente
e vidente è la stessa cosa. Dico: ‘oculato’.
1) Non distratto, non disattento, non stanco, non superficiale,
non occasionale, non svogliato. Sono un veggente
oculato.
2) E la mia oculatezza sta nel fatto che io sono per istinto un
attento osservatore; non solo, ma un acuto indagatore e
scrutatore, un fustigatore, impassibile, di carogne morali.
Tutto questo mi fa oculato veggente. Perché Satana mi ha
fatto oculato veggente sul male degli altri. È bastata una
sola operazione per ottenere smaglianti risultati. Il Padre
mi ha dotato di amore comunionale. Satana bloccandolo
in amore autocomunionale mi ha reso oculato veggente.
L’amore per me per istinto mi vuole emergente sugli altri;
non mi vuole soccombente sotto gli altri. Vuole che io mi
senta migliore degli altri. È quell’amore che mi fa scrutatore
delle carogne morali degli altri. Terribile inganno personale.
Ecclesiale e pastorale per la Chiesa dirigente cristiana.
Inganno così sfuggente, che quando viene denudato
è capace non soltanto di uno schok psicologico, ma
addirittura di un trauma cerebrale. Ecco l’inganno: veggente
sugli altri, ma cecuriente (cieco) su di me. Mi faccio
periscopio e vedo tutto attorno a me. Mi faccio telescopio:
vedo tutto in lontananza; mi faccio microscopio: vedo
anche le cose più piccole; mentre, infine, mi rendo totalmente
opaco me stesso. Anche Gesù va in meraviglia:
‘Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello,
e la trave che è nel tuo neppure la consideri? Come
puoi dire al fratello: permetti? Tu che non vedi la trave in
te? Ipocrita!’. Ora lo Pneuma mi fa vedere trave e pagliuzza
nel mio occhio; e mi fa espertissimo di troppe pagliuzze
in quelli dei miei fratelli. Ma essi stanno aggravando
l’inganno: sempre più veggenti e cecurienti. Conseguenze
disastrose: il male morale scompare; il sentire si spegne; la
richiesta del medico si esaurisce; da un medico veggente
su di sé si aborrisce, perché lui vi fa veggenti su di voi. La
preda è in mano sicura: Satana li ha presi, Satana li tiene.

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